Il rito dello Scoppio del Carro da secoli, in modo unico al mondo, accompagna la celebrazione festosa e solenne della Pasqua fiorentina
Alle origini dello Scoppio del Carro troviamo la leggenda di Messer Pazzino de’ Pazzi, soldato fiorentino che durante la prima crociata indetta per liberare la Terra Santa, il 15 luglio del 1099, per primo riuscì a salire sulle mura di Gerusalemme, assediata dai saraceni, e ad issarvi lo stendardo dei crociati. Per questo gesto di eroico valore, il comandante della crociata Goffredo di Buglione donò al fiorentino Pazzino de’ Pazzi tre privilegi: poter adottare il suo stemma cavalleresco, potersi fregiare della corona murale aurea all’interno dello stemma familiare e, dono ancora più importante, tre schegge della pietra del santo sepolcro di Cristo. Rientrato a Firenze, Messer Pazzino de’ Pazzi fu accolto con grande onore dai suoi concittadini e le tre reliquie del santo sepolcro custodite nella Chiesa di Santa Maria Sopra Porta (per poi passare nella Chiesa di Santa Maria e San Biagio ed infine nell’attuale Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio in piazza del Limbo, dove tuttora sono conservate).
Nel XII secolo anche a Firenze, e questa è storia, venne adottato un rito particolare della Chiesa di Gerusalemme, probabilmente riportato dai crociati, e risalente fin al VI secolo: il giorno di Pasqua, dalla Chiesa della Anastasis costruita sul luogo del santo sepolcro, in memoria della Risurrezione di Cristo, il patriarca usciva con una fiaccola, accesa in modo miracoloso, e distribuiva ai presenti la fiamma benedetta come segno della luce di Cristo che vuole avvolgere ed illuminare l’intera umanità.
Questo rito si diffuse in varie zone Toscane, tanto da distribuire il fuoco, oltre che ai presenti, anche a tutte le case della città, ma qui a Firenze ebbe una particolarità unica al mondo: la fiamma benedetta durante la veglia pasquale veniva fatta scaturire dallo sfregamento delle tre pietre del santo sepolcro.
Proprio per facilitare la distribuzione del fuoco di Pasqua venne utilizzato un semplice carro, su cui era posto un braciere, che venne “patrocinato” dalla famiglia de’ Pazzi, un carro che via via si è arricchito di decorazione, fregi ed immagini che ci testimoniano l’appartenenza alla tradizione (ci sono i due stemmi e la corona muraria della famiglia de’ Pazzi) e alla città di Firenze (sui quattro lati del Carro ci sono gli stemmi dei quattro quartieri storici della città: San Giovanni, Santa Croce, Santo Spirito e Santa Maria Novella).
Probabilmente in seguito alla visita di Papa Leone X, Giovanni de’ Medici, a Firenze nel 1515, fu introdotto un metodo di accensione del Carro molto “spettacolare”: con la fiamma benedetta attinta della tre pietre si accese un razzo a forma di colomba che, scorrendo su un filo issato a 12 metri da terra, andava ad incendiare il Carro dando avvio allo Scoppio. La tradizione popolare ha associato all’esito del viaggio della “colombina”, sia nel tratto di andata, verso il Carro, sia nel tratto di ritorno all’interno della Cattedrale, un segno di auspicio per il buon raccolto dell’annata (ultima volta che non ha raggiunto il Carro è stata nel 1988 – falso che sia successo anche nel 1966, anno dell’alluvione, perché in quell’anno la colombina si è inceppata temporaneamente sul ritorno, che però ha fatto in un secondo momento, grazie allo scoppio di altri petardi; ultimi anni in cui non ha fatto il ritorno: 2018; 2013; 2006 e chiaramente 1988). Quindi, all’origine di tutto, c’è la distribuzione del fuoco pasquale, fiamma che tutt’oggi viene accesa nella nostra Cattedrale – unica al mondo – con le tre pietre del santo sepolcro e che con i fuochi e le luci dello Scoppio, si diffonde e brilla simbolicamente su tutta la città.
Di seguito l’intervento di don Roberto Gulino sul rito dello Scoppio del Carro durante l’incontro sulla storia e le tradizioni fiorentine organizzato presso il Palagio di Parte Guelfa sabato 24 marzo 2018:
IL RITO DELLO SCOPPIO DEL CARRO – PALAGIO DI PARTE GUELFA
Galleria fotografica di alcuni momenti importanti del rito dello Scoppio del Carro:
GALLERIA FOTOGRAFICA DI ALCUNI MOMENTI IMPORTANTI DEL RITO DELLO SCOPPIO DEL CARRO
Intervista di don Roberto Gulino sulle origini e sul significato del rito dello Scoppio del Carro all’interno della diretta trasmessa da Toscana TV il giorno di Pasqua (4 aprile 2021):
INTERVISTA DI DON ROBERTO GULINO SULLO SCOPPIO DEL CARRO
Per maggiori informazioni:
Il rito dello Scoppio del Carro della Chiesa fiorentina nella solennità di Pasqua di Roberto Gulino, Pagnini, Firenze 2018 (testo completo del dottorato di ricerca)
La vera storia dello Scoppio del Carro a Firenze di Roberto Gulino, Nerbini, Firenze 2019 (saggio divulgativo)